mi rodeva nella testa. Tutto è cominciato esattamente 5 anni fa, una mattina come tante mi sono alzata per andare al lavoro, ero in bagno che mi lavavo e mi sono accorta che qualche cosa non andava, c'era qualcosa di strano al seno, qualche cosa che non mi apparteneva, non volevo credere che anche io ero andata far parte di quelle persone che sono malate, che hanno il cancro. Questa parola per me era come un tarlo che mi girava nella testa. E arrriva il giorno che comincio le ricerche per togliermi ogni dubbio. Vado a fare la mammografia e l'ecografia, ero sola e dopo l'esame i medici midissero di attendere fuori. Il tempo per me era lungo , interminabile, mi alzo e vedo i medici continuare a parlare tra loro, allora io chiedo se sono grave e loro come se niente fosse mi dissero: "consulti il suo medico e avvisi i suoi famigliari". Io sono uscita in lacrime e da quel giorno la mia vita è cambiata e in qualche modo non è piu stata la stessa. Nel 2005 fui operata al seno alla fondazione Maugeri a Pavia dove ho avuto l'asportazione del seno destro con relativo scavo ascellare e a seguire chemio e radio. Poi nel settembre 2006 tornai a lavorare cercando di condurre in qualche modo una vita normale, ma purtroppo nel luglio del 2008 con la valigia già pronta per andare con mio marito da Padre Pio, mi venne diagnosticato una metastasi al polmome sinistro, quindi nuove chemioterapie. Nel 2009 si aggunse unametastasi al fegato. Altra chemioterapia.A questo punto tutte queste cure hanno messo il mio povero fisico in ginocchio che comincia a gridare aiuto e non ce la fa piu, io che sono sempre stata forte e che in tutti questi anni me la sono sempre cavata da sola, ora ho perso tutte le forze e la mia autonomia per le piccole cose quotidiane. Speriamo che sia una cosa transitoria, però in questo momento ho dovuto allertare il centro di cure pagliative di Novara con i suoi meravigliosi volontari, dal medico, infermieri, psicologa e volontari, per ora nonostante tutte le cure scendo a malapena le scale. Tutto l'auito e l'amore che ricevo lo ricevo da mio marito e con quell'amore che ha sempre per me dal giorno che mi ha sposato, si è messo a casa al mio servizio. Io dico sempre che non vorrei mai restituirti un giorno tutto quello che ora lui sta facendo per me. Il motivo è uno solo, quando tu sai cosa vuol dire soffrire, non accetti vedere anche la persona che ami soffrire alle stesso modo. Tanta compagnia mia ha fatto e mi sta facendo il mio cagnolino Tobia, siamo stati sempre io e lui soli in questi anni nel bene e nel male. Ma la forza piu grande me la hanno data i miei nipoti, figli di mio fratello Victoria di 6 anni che ha appena incominciato le elementari e Giulio di 4 anni che va ala scuola materna, mi hanno dato la forza di andare avandi a fare queste cure tremende. I nonni paterni non hanno potuto conoscerli, sono anni che sono morti e l'unica parente che è rimasta da parte del papa sono io. Tutte le mattine dico bambini anche se oggi non va, la zia non vi lascia, non vi abbandona e vi vuole vedere crescere, sono la mia forza e la mia roccia. A voi cari nipoti miei dedico la mia seconda vita, la mia seconda possibilità che mi è stata concessa. Grazie alla vostra mamma che ha messo al mondo 2 bambini meravigliosi come voi. Un grazie a tutti i mie cugini che pur essendo lontani non mi hanno mai abbandonato telefonandomi ogmi giorno, perchè la mia famiglia è GRANDE come è GRANDE il loro cuore, perchè le loro parole sono state per me come linfa vitale. Vi voglio tanto bene a tutti e un ricordo particolare alla mia cara zia Gina che ci ha lasciato all'età di 48 anni per un cancro al cervello perchè casa sua era come casa mia. Un grazie alle mie 3 zie che soffrono in silenzio per me, perchè ho preferito non dire niente di tutto questo a loro, data la giovane età dei quasi 90 anni e per fortuna in ottima salute. La mia vita siete la mia vita Victoria, Giulio, la zia vi vuole bene più della sua vita, vi bacio a vi abbraccio tutti. Per sempre la vostra Antonella, Paola, Angela. P.S. vi porterò tutti con me ovunque io andrò e sarò, compresi gli amici.
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